PRP vs Calvizie: 1 a 0

La guerra contro la perdita dei capelli continua. Da quanto l’uomo a memoria che si cerca di combattere la calvizie con mezzi cosmetici, farmaci e interventi chirurgici. Oggi è disponibile un nuovo ed innovativo trattamento in grado di produrreve uno shock stimolativa nel cuoio capelluto con effetti davvero promettenti.

Magari non sarà la fine della calvizia ma con certezza è un punto a favore per la scienza medica e per le persone che soffrono di alopecia. È una nuova terapia medica che si avvale delle caratteristiche rigenerative delle piastrine contenute nel sangue per dare uno stimolo alla ricrescita e indurre un processo di irrobustimento di capelli assottigliati o diradati.
La innovativa terapia si chiama PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è consiste nell’ infiltrazione nel cuoio capelluto di un concentrato autologo di sangue contenente per l’appunto plasma molto ricco di piastrine. Il metodo di funzionamento di questa procedura medica è sorprendentemente semplice.

Le piastrine sono un importante costituente cellulare del sangue. Le stesse – che vengono prodotte nel midollo osseo – hanno la funzione di indurre i processi riparativi dopo traumi o ferite. I responsabili di tali meccanismi sono i fattori di crescita piastrinici.

Quando viene fatto un prelievo e centrifugato il sangue, una delle porzioni che viene isolata è il PRP che contiene una elevatissima quantità di fattori di crescita piastrinici e di piastrine. L’effetto è che la terapia PRP è capace di stimolare una riparazione dei tessuti molto più veloce rispetto alla naturale meccanismo di guarigione.  In funzione a questa caratteristica la terapia viene sempre più spesso impiegato in diversi settori della scienza medica. Ad esempio è efficacemente usato nella terapia delle ulcere diabetiche, nella terapia delle piaghe da decubito, nella terapia a supporto della guarigione delle fratture ossee. Ultimamente anche la chirurgia plastica impiega la terapia PRP per indurre il ringiovanimento della pelle e la crescita dei capelli.
Una caratteristica molto gradita dai chirurghi e dagli utenti è la sicurezza della terapia perché trattandosi di PRP autologo, non ci sono rischi collegati a reazioni allergiche o trasmissioni di malattie.

I fattori di crescita piastrinici sono in grado di attivare le cellule staminali capillari, responsabili della formazione di capelli nuovi, e di rendere i capelli presenti più resistenti. La terapia offre ai pazienti soggetti a calvizie una moderna e promettente alternativa nella cura della caduta dei capelli.
Il trattamento PRP necessita – secondo le recenti ricerche scientifiche – alcune sedute per conseguire la stimolazione desiderata e dopo il ciclo di terapie (3 /4) sarà possibile osservare una progressiva ricrescita capillare. È comunque chiaro che il PRP non offre una trasformazione definitiva della fisiologia dei capelli e conseguentemente sarà opportuno ripetere dopo qualche anno un nuovo ciclo di sedute.

Da approfondire: Prp calvizie